Una sera a casa di amici, con i bambini che giocano nell’altra stanza. La mia amica, vegetariana, ci annuncia che ha preparato un piatto tipico napoletano. “Ma è un po’ particolare per i bambini”.
Il Nano ha gusti strani. Schifa le patatine fritte ma adora i friarielli. Gli piace la cioccolata fondente e anche le caramelle, ma allo stesso tempo adora il ghiacciolo al limone.
“Proviamo!”, faccio io.
Beh, da quella sera questa pasta è diventata uno dei piatti preferiti di tutti e tre. Io aggiungo del peperoncino, mio marito ci schiaffa anche un’alice, ma il Nano la adora così com’è. È un comfort food, insieme al pane e pomodoro. PERÓ vi avverto: ci vuole tempo. Considerate almeno tre quarti d’ora per prepararla. Il lato positivo? Non ve ne pentirete!!!
Ingredienti (per 4 persone)
Considerate che è una ricetta che “frutta molto”, quindi se ci sono dei bambini è meglio diminuire le quantità. Per noi tre (due adulti e un bambino) 200 gr di pasta sono più che sufficienti
- un cavolfiore
- 350 g di pasta (consiglio rigatoni o mezze maniche)
- aglio
- olio
- peperoncino, pangrattato (per il condimento finale, se piace)
Procedimento
– Per prima cosa, dedicatevi alla pulizia del cavolfiore: lavatelo bene, dividetelo in cimette e tagliate in pezzi piccoli il gambo e le foglie. La ricetta tradizionale prevede l’uso delle sole cimette del cavolfiore, io uso tutto: taglio a pezzi molto piccoli sia le foglie che il gambo e viene buonissima!
– Prendete uno spicchio d’aglio e fatelo imbiondire con l’olio in un tegame capiente
– Unite il cavolfiore, salate e fate rosolare per qualche minuto nell’olio, mescolando
– Aggiungete qualche mestolo di acqua, coprite con un coperchio e fate cuocere (per 20 minuti-mezz’ora) finché il cavolfiore non sarà molto morbido in tutte le sue parti. Controllate spesso che il fondo non sia troppo asciutto (in questo caso non vi resterà che aggiungere un po’ d’acqua e continuare la cottura).
– A questo punto aggiungete dell’acqua (meno di quanta ne mettereste per la cottura regolare della pasta, circa un litro e mezzo) e appena riprende il bollore la pasta e un pizzico di sale. Controllate anche in questo caso che l’acqua non sia troppo poca (potete scaldarne un po’ in un pentolino e aggiungerla in caso di bisogno).
– Portate la pasta a cottura (suggerisco al dente).
Servite con un filo d’olio a crudo, del pan grattato (se volete) e/o del peperoncino.
Buon appetito!