Nel 2016, finiti i due mesi di paternità di Ulisse che abbiamo passato in Italia coi nonni, io e Nicolò ci siamo ritrovati da soli in casa. Un bambino di nove mesi, l’inverno alle porte e tanto tempo libero. A quel punto: mi sono chiesta “che gli faccio fare quando non possiamo uscire?” Panico. 

Ho presto scoperto che il tempo spesso passava veloce e che bastava aprire uno sportello e tirar fuori un qualsiasi oggetto nuovo per far sì che Nicolò ci vedesse un giocattolo. Ho anche imparato che i bambini (non solo il mio!) preferiscono spesso giocare con oggetti di uso comune piuttosto che con “veri” giocattoli. Anche ora, che ha quasi tre anni, spesso lascia stare i giocattoli (che solitamente compriamo usati) per prendere un utensile qualsiasi e passare il tempo con quello.

Non ne siete convinti? Ecco qui sotto qualche idea di come alcuni oggetti sono stati trasformati in giocattoli. Sono sicura che almeno uno si trova anche a casa vostra!

Non serve combinarli, incollarli, attaccarli alla corrente, mettere le batterie o accenderli…sono già perfetti così!

Pentole e coperchi

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All’inizio usati come percussioni, diventano poi specchi magici (specie i coperchi), nascondigli perfetti, tornano poi a rivestire il loro ruolo: pentole per cucinare (anche se per finta)!

Scatoloni

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Dopo il trasloco eravamo pieni di scatole e scatoloni ormai inutilizzabili (alcuni erano al terzo viaggio) e così li abbiamo lasciati in giro perchè Nicolò potesse giocarci. Sono diventati delle lavagne su cui disegnare, posti in cui nascondersi, tunnel da attraversare e tane in cui rifugiarsi per rilassarsi un po’.

Bottoni/Pasta/Fagioli secchi

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Abbinateli a un paio di contenitori e un cucchiaio e avrete ricreato il famoso gioco dei travasi montessoriani. All’inizio Nicolò si divertiva semplicemente a rovesciare i bottoni o i fagioli per terra e poi rimetterli uno a uno nella scatola, con le mani. Una volta cresciuto, abbiamo aggiunto altri contenitori ed è passato a fare travasi veri e propri.

Centrifuga per insalata

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Non solo gira (e velocemente!), ma si può anche smontare e ci si possono nascondere dentro altri oggetti! Bea Johnson (creatrice del sito Zero Waste Home) consiglia di darlo via perchè non necessario. Se avete un bimbo in piccolo in casa vi ricrederete!

Metro a nastro

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È stato amore a prima vista. La nostra unica fortuna è che il meccanismo di rientro automatico è rotto, altrimenti il rischio di schiacciarsi naso o dita sarebbe stato elevatissimo.

La prossima volta che siete in casa con il vostro bambino, lasciatelo libero di esplorare quegli scaffali che sapete contenere oggetti non pericolosi (o dedicatene uno a quegli oggetti che possono essere sfruttati come giocattoli): confrontarsi con oggetti di uso comune non farà che aumentare non solo curiosità e fantasia, ma anche il livello di concentrazione e coordinazione motoria.

Buon divertimento!