Conosco Lucy (Lucia Valentina Nonna) attraverso internet, da quando è entrata nella Rete Zero Waste. Fra una chiacchierata in chat e un “mi piace” ai suoi post su instagram, la seguo con interesse crescente. Una sera decido di approfondire. Compro online il suo libro “Diario di una famiglia vegan”. Vorrei prenderlo cartaceo ma sono molto impaziente, quindi opto per la versione in ebook.

La sera dopo l’ho già finito. Divorato. Mi prendo però un po’ di tempo per metabolizzare. Ma voglio leggerlo di nuovo quando sarò in viaggio. Lo inizio in aeroporto e lo rileggo tutto d’un fiato mentre il mio aereo ha un ritardo di due ore. Salgo a bordo arricchita di una consapevolezza nuova e tanta voglia di saperne di più.
Ma internet non c’è mai quando ti serve, quindi non mi resta che sfogliarlo di nuovo e rimandare le mie ricerche a quando sarò nel b&b.

Il vegano estremista…

Finora per me vegano è sempre stato sinonimo di estremista: e la carne no, e il miele no, e la lana no…Ma è una scelta che mi ha sempre interessato, incuriosito. Sicuramente sono stata io a valutare troppo superficialmente le discussioni con i miei amici vegani, ma è anche vero che nessuno finora era stato in grado di parlarmene in maniera così chiara.

Lucy racconta in modo ironico e diretto perchè ha deciso di non mangiare più carne e derivati animali e come questo abbia influenzato (positivamente) la sua vita, e quella di amici e familiari.
Nel suo libro, fra un aneddoto personale e l’altro, sono citate le fonti e gli articoli di approfondimento: diversi siti web, ma soprattutto molti studi fatti da associazioni e istituti di ricerca (cosa che, per deformazione professionale, apprezzo sempre molto).

…o no?

Come in tutti gli aspetti della nostra vita, anche sull’alimentazione bisogna fare delle scelte consapevoli ed è bene informarsi il più possibile. Così come ha fatto Lucy, che qui ci mette di fronte ai dubbi che tutti (o quasi) si pongono di fronte a chi ha fatto una scelta vegana.
Il libro scorre veloce: Lucy sa parlare al lettore con molta naturalezza e spontaneità. Arrivo alla sezione con le domande più frequenti che le sono state rivolte. Alcune mi fanno sorridere, perchè le ho sentite spesso anch’io: “Ma non mangi neanche il tonno? Ma neanche il prosciutto?” altre mi fanno lo stesso effetto di quella che lei descrive come una padellata in testa SBAAAAM: “Ma le mucche non fanno il latte tutto l’anno? Ma i maschi delle galline che fine fanno?”.
Queste e altre domande (alcune arrivate dalla simpaticissima nonna) chiariscono sia le differenze tra vegetariani e vegani, sia le motivazioni etiche e salutistiche che sono alla base della scelta vegana. Scopro le risposte attraverso le sue visite alle fattorie, al suo incontro con un apicoltore e alle sue ricerche: non serve mangiare una fettina di carne di cavallo per evitare carenze di ferro: bastano i legumi; prendiamo la B12 non dalla “carne” in sè, ma attraverso la carne: i mangimi degli animali sono infatti arricchiti di B12, prodotta dai batteri; e così via.

Insomma, mi si apre un mondo e non ci vedo nulla di estremista, anzi.

La nostra cena vegana al ristorante Meet di Vancouver (Canada, Giugno 2018): burger di fungo portobello marinato e alla griglia, condito con maionese vegan fatta in casa, cipolle alla griglia, peperoni rossi, feta vegan e pesto di piselli.

Ma passare a una dieta vegana (o a prevalenza vegana) è così difficile?

Lucy ci mostra come è cambiato il suo modo di fare la spesa e quanto sia facile oggi sostituire i prodotti di derivazione animale. Nulla di complicato, neanche per i dolci!!!
Magari non ve ne siete accorti, ma esistono molte ricette vegane (o facilmente trasformabili in vegane) anche nella cucina tradizionale italiana. Ecco alcuni esempi veloci:

  • pasta e patate/lenticchie/fagioli/ceci
  • riso e piselli
  • ribollita
  • bruschetta
  • farinata
  • pizza
  • biscotti al vino
  • focaccia

per non parlare della pasta al pomodoro e della miriade di insalate e verdure cotte.

Anche se non avete nessuna intenzione di diventare vegani, vi consiglio di leggere questo libro. “Diario di una famiglia vegan” è un cortese e appassionato invito a farsi più domande sulla nostra alimentazione (anche in generale). Ho trovato la lettura di questo manuale particolarmente illuminante.

E ora, mentre ci prepariamo a veganizzare ancora di più il nostro menù settimanale, sono in volo verso l’Italia. Chissà cosa diranno i nonni!

Grazie Lucy, per essere stata una impareggiabile fonte d’ispirazione durante questo viaggio.

 


Link Utili

Blog La Balena Volante: www.labalenavolante.it

Dove acquistare “Diario di una famiglia vegan” (ebook –  cartaceo):  Anima Edizioni

Se siete a Napoli e volete provare qualche ristorante vegano, potete trovarli sulla nostra mappa