
1. Organizzazione
Organizzare tutto con anticipo ci permette di arrivare al momento del volo con maggiore serenità. Sono un tipo molto ansioso, ho sempre paura di dimenticarmi i documenti o le chiavi di casa, quindi cerco di pianificare bene e di avere tutto pronto con un po’ di anticipo. Questo ci permette anche, in caso di imprevisto (febbre a 40, volo ritardato, ecc.) di limitare le cose da tenere a mente, perchè sappiamo che è tutto organizzato e che le cose importanti sono a portata di mano. Al momento della prenotazione ci informiamo sui pasti a bordo, controlliamo le tempistiche per arrivare a destinazione e i vari mezzi di trasporto che possiamo usare. Facciamo il check-in online e ci facciamo spedire via mail le nostre carte d’imbarco o comunque usiamo la app della compagnia aerea: le carte d’imbarco digitali ci permettono di limitare il tempo da passare in aeroporto e non abbiamo pericolo di dimenticarle da qualche parte. Quando Nicolò era più piccolo e meno “attento” al mondo esterno, prenotavamo i voli in un’orario che coincidesse con l’ora del pisolino. Adesso che raramente si addormenta in viaggio, preferiamo l’ora di cena oppure il tardo pomeriggio, in modo da arrivare a destinazione per l’ora della nanna. In aeroporto, controlliamo sempre se c’è una “corsia” preferenziale per famiglie al controllo bagagli. Mettiamo le cose che sappiamo di dover tirare fuori dalle valigie (liquidi, pc, cellulare, etc.) a portata di mano, o in uno scomparto facilmente raggiungibile. Se siamo in due, uno di noi si prende cura del bambino, l’altro si occupa dei suoi bagagli: di solito, dopo aver messo sul rullo le sue borse, mio marito si prende il Nano, mentre io mi occupo del resto dei bagagli. Tiro fuori le borracce (due, che svuotiamo prima di arrivare ai controlli), le cannucce (che Nicolò usa per bere dalle nostre borracce), le posate e i liquidi.
2. Leggerezza
Come ho già scritto in un post recente, viaggiamo leggeri. Applichiamo lo stesso concetto anche ai bagagli del Nano, soprattutto se andiamo in un appartamento o se già sappiamo che avremo la possibilità di lavare la nostra biancheria. Adesso che ha due anni, ha diritto anche lui a un bagaglio a mano “grande” e uno piccolo, ma se viaggiamo per pochi giorni e siamo in casa dai nonni, per esempio, io e lui condividiamo il bagaglio a mano grande a cui aggiungiamo uno zainetto con quello che ci serve durante il viaggio. Quando invece il stiamo via per più tempo, allora optiamo per un bagaglio grande, in cui però cerco di far stare lo zainetto più piccolo, in modo da avere le mani più libere durante gli spostamenti. Avere solo bagagli a mano ci permette di risparmiare tempo e avere tutto a portata di mano in caso ci fosse bisogno. Troviamo le liste molto utili, soprattutto nel caso delle valigie: rischiamo meno di dimenticarci qualcosa e riusciamo a farci meglio un’idea di quello che ci stiamo portando e di quanto spazio occuperà. Qui sotto trovate la lista per la valigia di Nicolò delle vacanze estive (una settimana dai nonni al lago e due settimane con noi al mare). Nello zainetto abbiamo i passatempi, il cibo e un paio di pannolini (le borracce sono invece in una delle nostre borse). In aereo portiamo anche un pareo o un telo di mussola nel caso ci sia freddo. Abbiamo quasi abbandonato il passeggino e quest’anno abbiamo preferito usare sempre la fascia, poi il marsupio e ora…niente! Sappiate comunque che la maggior parte delle compagnie aeree imbarca gratuitamente il passeggino e che potete tenerlo fino al momento di salire a bordo. Potete informarvi in merito sui siti delle compagnie aeree o chiamando il loro servizio clienti.
3. Pancia piena
Per evitare che la fame renda tutti nervosi e irascibili, portiamo sempre qualche snack da sgranocchiare durante le attese o a bordo. Se il viaggio coincide con l’ora di uno dei pasti principali e voliamo low cost, allora preparo in un barattolo o un portapranzo anche il pranzo o la cena. Preferiamo cibi poco deperibili, che non macchino e che siano facili da mangiare: popcorn fatti in casa, biscotti, frutta secca, pasta in bianco, burger vegetali, hummus e pane. Facciamo lo stesso se viaggiamo in treno, in auto o in traghetto.
4. Viaggiare è un gioco!
Sapendo che in aereo Nicolò dovrà stare fermo (e ora neanche più in braccio, perchè avendo superato i due anni ha il suo posto), cerchiamo di farlo camminare (e stancare) il più possibile prima del volo. Se ci sono aree attrezzate per i bambini e abbiamo molto tempo, ci dirigiamo lì. A volte, nonostante vengano fatte salire prima le famiglie che viaggiano con i bambini, preferiamo aspettare un po’ prima di imbarcarci, in modo da non dover rimanere seduti per più tempo del dovuto.

Un piccolo inciso sui pannolini: siamo tornati a usare i pannolini lavabili per la maggior parte del tempo. Usiamo i pannolini usa e getta (compostabili, di Naturaè) per i viaggi in aereo, altri lunghi spostamenti o per alcune situazioni particolari (se siamo in hotel per un paio di giorni, se sta da solo con i nonni, etc.). In vacanza si sono rivelati una soluzione molto pratica, visto che in casa avevamo la lavatrice, e il Nano non ha avuto nessun arrossamento a causa del sudore (cosa che invece di solito avviene con i pannolini usa e getta comuni).
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