Ecco qui alcune cose che puoi iniziare a fare fin da subito per ridurre i tuoi rifiuti. Sono piccoli e semplici passi, ma possono avere un grande impatto.

Quando abbiamo deciso di trasformare la nostra casa in una casa a zero rifiuti, la prima cosa che abbiamo fatto è stato analizzare i nostri cestini dei rifiuti, concentrandoci su quello indifferenziato e su quello della plastica, fare una lista di quello che gettavamo più di frequente e pensare a come eliminarlo. Ripensandoci adesso, a prescindere dalla voglia o meno di ridurre i rifiuti, lo abbiamo trovato un esperimento interessante. Siamo così abituati al gesto di buttare via (lontano dagli occhi, lontano dal cuore!), che raramente facciamo caso a quello che stiamo facendo. Raramente ci chiediamo se quell’oggetto potrebbe servirci ancora o potrebbe avere una seconda vita.

Per darvi un’idea, questo è quello che, per la maggior parte, formava la nostra spazzatura:

  • pannolini
  • scontrini e biglietti dei parcheggi
  • vaschette e imballaggi misti per alimenti
  • carta forno
  • imballaggi (soprattutto di plastica) per:
    • cura della persona (shampoo, balsamo, sapone per le mani, dentifricio) e della casa (detersivi specifici per la cucina, il bagno, i diversi tipi di pavimento, etc.)
    • pasta, riso e legumi
    • cibi pronti e congelati
    • cereali, biscotti e fette biscottate per la colazione
    • caffè
    • snack (frutta secca, barrette ai cereali, crackers)
  • bottiglie in plastica per acqua e latte

Il contenuto del nostro cestino della plastica (marzo 2017)

Da dove iniziare

Quindi, carta e penna alla mano, abbiamo iniziato a cercare delle valide alternative zero rifiuti (o zero plastica) per ogni punto della lista. Ecco alcuni esempi: siamo passati ai pannolini lavabili, abbiamo iniziato a prediligere gli alimenti con meno imballaggi o con vuoto a rendere, cercato ricette per fare in casa prodotti per la persona e la pulizia della casa, e cucinato di più e in modo più sano, evitando cibi pronti.

Eliminare (o ridurre) la plastica usa e getta, è un altro passo che può avere un grandissimo impatto, anche dal punto di vista economico. Gli italiani sono i primi consumatori al mondo di acqua minerale, la maggior parte della quale viene acquistata in bottiglie di plastica. L’acqua del rubinetto è potabile (e buona!) nella maggior parte dei Comuni italiani. Se nel tuo Comune l’acqua non è potabile, informati sulla possibilità di farti consegnare l’acqua a casa, in vetro e con vuoto a rendere, oppure se ci sono fonti nelle vicinanze da cui reperire l’acqua. Comprando una borraccia termica (da usare giornalmente e in viaggio) si abbatte non solo il consumo di plastica, ma anche tutto quello che ruota intorno al trasporto e allo stoccaggio delle bottiglie. Anche se piatti e bicchieri di plastica (ma non le posate!) possono ora essere conferiti nella raccolta differenziata, non vengono riciclati. Non esiste una filiera per il loro recupero e andranno quindi incenerite. Meglio mangiare in piatti “veri”.

Per fare gli acquisti di frutta e verdura e per trasportare la spesa (anche non alimentare) si possono utilizzare dei sacchetti di stoffa riutilizzabili. Si possono acquistare online oppure si possono cucire utilizzando il cotone o il tessuto per fare le tende. In molti supermercati sono ora in vendita grandi shopper riutilizzabili, realizzati in plastica riciclata. Anche se da diversi anni c’è una la legge per la riduzione dell’uso delle borse in plastica, sono ancora tantissimi gli esercizi commerciali che le usano: rifiuta la busta di plastica e porta sempre un sacchetto di stoffa con te.

Un altro importante passo è rivalutare il proprio ruolo di consumatore, comprando ciò di cui si ha realmente bisogno, che non si può prendere in prestito o trovare usato, e che sia duraturo. Non ha molto senso spendere meno per qualcosa (che sia abbigliamento, giocattoli, stoviglie, utensili) che avrà vita breve nelle nostre mani, e non è economicamente vantaggioso per noi nel lungo termine. Meglio acquistare meno ma di maggiore qualità, meglio se di seconda mano. Ne beneficerà non solo l’ambiente, ma anche il nostro portafoglio.

Anche un solo gesto può fare una grande differenza, quindi perchè non iniziare oggi?