Il primo passo per eliminare gli usa e getta dalla propria vita è…rifiutare (ricordate le 5 R?). Non so quante volte mi sono chiesta “Ma perché mettono due cannucce in ogni drink? Non ne basterebbe una?” Eppure, fino a un paio di anni fa non mi era mai venuto in mente che sarebbe bastato dire “niente cannuccia per favore” al momento dell’ordine.
I primi tempi mi sentivo molto a disagio a chiedere di usare i miei contenitori al banco del supermercato o di servirmi un cocktail senza la cannuccia in un locale. Adesso la maggior parte delle volte lo faccio senza pensare e spesso le mie richieste strambe sono il primo passo per delle belle conversazioni.
In fondo, che male c’è a chiedere?
Qui sotto, trovate qualche consiglio su come rifiutare gli usa e getta.
Aperitivo in spiaggia, nel nostro barattolo, in un bar che solitamente serve in bicchieri monouso
Tra due settimane inizia il Plastic Free July, un’iniziativa partita in Australia nel 2011 e che oggi è una fondazione e un movimento che conta milioni di partecipanti ogni anno, provenienti da più di 175 paesi. Spero che questo articolo vi aiuti a partecipare al Luglio Senza Plastica con una marcia in più!
Se volete saperne di più sul Plastic Free July, potete visitare il sito ufficiale al link www.plasticfreejuly.org (in Inglese).
E se decidete di partecipare, fatemi sapere come va!

Macedonia comprata in un bar che utilizzava solo bicchieri in plastica ma che noi abbiamo chiesto di servire nei nostri contenitori
Questo è un aspetto su cui ho trovato molta resistenza.
Da un lato, i commercianti vengono messi in una posizione difficile: talvolta devono seguire norme igieniche che richiedono che il prodotto venga collocato in contenitore idoneo e igienico- ad esempio nei negozi di frutta e verdura, dove è l’obbligo il sacchetto monouso fornito dal negozio stesso.
Questo succede anche nei negozi in cui si vendono legumi, cereali, pasta sfusa.
A volte c’è una sorta di vuoto normativo, e i negozianti mettono le mani avanti per evitare che il prodotto venga conservato male e sistemato in un contenitore non pulito, con conseguente problema per la saluta e responsabilità che va a pendere sul negoziante stesso.
Mi servo talvolta in una gastronomia che mi permette di utilizzare i miei contenitori, ma sono consapevole del rischio che corrono, perchè se io stessi male per qualunque motivo, potrei attribuire a loro la colpa per un prodotto che magari ho conservato in un contenitore non igienico.
Mia madre ha un piccolo negozio di alimenti, e ho visto che diverse persone riutilizzano il sacchetto del pane.
Per ora a me i rifiuti sono arrivati solo dai grandi supermercati. I negozi che vendono sfuso di solito hanno una sensibilità maggiore, ma in generale per frutta e verdura, non ho mai avuto difficoltà.
Questa follia del monouso per ragioni igieniche è tutta italiana….