Perché ordinare l’ennesimo libro a tema zero waste?
Perché, vi assicuro, ne vale la pena: il libro di Anita Vandyke è il miglior libro a tema zero waste che ho letto finora. Si tratta di un testo piacevolissimo da leggere, che scorre velocemente e che ho finito molto prima dei 30 giorni indicati nel titolo, per poi rileggerlo più e più volte. Seguo Anita da quando ho iniziato a interessarmi di zero waste e adoro il suo stile: educato, gentile, sempre rispettoso e soprattutto realistico.
Molte volte mi sono sentita inadeguata su Instagram: sono una donna che lavora, ho un figlio, vivo in una città “complicata”, non ho negozi bio/sfusi nel giro di kilometri…eppure seguendola non mi sono mai sentita da meno. I suoi post e i suoi articoli danno una carica positiva e tantissimi spunti di riflessione.
L’account Instagram di Anita Vandyke (@rocket_science)
Think and Do
E così è stato per il libro: un giorno dopo l’altro, Anita aiuta, in maniera chiara e molto pratica, a riflettere sul proprio stile di vita e ad agire concretamente (e facilmente) sui propri rifiuti. Il libro è strutturato in due sezioni: “Think and Do” (Pensa e Agisci) e “Reflect and Review” (Rifletti e Revisiona) e ogni azione è descritta in modo da poter essere affrontata a diversi livelli: reduced waste, low waste e zero waste (ridurre, diminuire e azzerare i rifiuti).
Una delle cose che mi è piaciuta di più (l’ho letto tre volte e ogni tanto torno a consultarlo) è l’invito alla riflessione e i suggerimenti pratici che sono davvero alla portata della maggior parte di noi. Anita non giudica, ma da’ tantissimi spunti per fare meglio, perché in ognuno di noi c’è un attivista ambientale che aspetta solo di uscire allo scoperto.
L’approccio di Anita si avvicina moltissimo al mio: si usa ciò che si ha, senza bisogno di acquistare necessariamente qualcosa di nuovo (neanche per creare un kit zero waste!) e si predilige l’usato.
Dall’ormai apprezzatissimo (almeno per me!) barattolo con gli elastici intorno, da usare come bicchiere riutilizzabile o come borraccia, passando per ricette facilissime per le pulizie o i prodotti per la persona, Anita ci guida in un percorso di 30 giorni in cui possiamo impegnarci (con più o meno intensità) per ridurre il nostro impatto ambientale.
L’idea di mettere gli elastici intorno ai barattoli e alle bottiglie in vetro da portare nello zaino l’ho presa proprio da lei (il suo post qui)!
Reflect and Review
La seconda parte del libro è dedicata a un cambio di mentalità: imparare a riparare, creare, riutilizzare, spendere meno e in modo più coscienzioso. Il giorno 21 è dedicato al mental decluttering: liberare la mente e lasciar andare quello che non serve, comprese quelle relazioni interpersonali che ci intossicano l’esistenza. Fantastico. Un esercizio che andrebbe fatto periodicamente, come la pulizia del computer!
Vi lascio con una delle pagine che mi è piaciuta di più: lo schema decisionale di Anita prima di fare acquisti. Provate ad applicarlo, e il vostro modo di essere consumatori avrà una svolta radicale:
Ecco i passi da fare prima di acquistare: 1. usa ciò che hai; 2 prendi in prestito; 3. crea quello che ti occorre o riprogetta qualcosa che hai già; 4. acquista usato; 5. acquista da marchi etici
Se volete acquistarlo, il libro (in lingua inglese) è disponibile online qui.
L’ebook è purtroppo disponibile solo per l’Australia (un po’ strano, no? Ma così va il mondo). Se non avete difficoltà con l’inglese, il libro è disponibile anche in versione audiobook.